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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Nello, il ritratto come riscoperta

©Franck, Nello in the '60s, graphite on paper, 30x44 cm. Il ritratto di una persona di famiglia è sempre una riscoperta. Questo era il volto di mio padre alla fine degli anni '50 e inizio '60.  Ho scelto il chiaroscuro per rendere il bianco e nero della foto, di 6 x 9 cm.  Ricordo che nello studiare il volto, mi sono chiesta quanta cura ci fosse per il look dei ragazzi dopo "Gioventù bruciata" nelle città del Sud Italia. Il ciuffo biondo cenere, perfettamente pettinato, il pizzetto alla Lenin, la camicia bianca poco sbottonata - è il racconto di mode, ideali e aspirazioni. Portraying someone familiar is always a discovery. This one is my father's face at the end of '50s and the beginning of '60s.  I chose chiaroscuro to give back the wonderful B/W of the photo, 6x9 cm. I remember me wondering how accurate should have been the look just after "Rebel without a Cause" in the South of Italy. The hair were ash-blond, perfectl

RIVER_English version

River2002©Franck, charcoal, graphite B4, B 0.5, pastels on smooth, paper champagne 30x45. I loved River's expressive power.  I remember me exulting at his achievement of Coppa Volpi for best male actor in the Venice Film Festival, in 1991. I remember too me standing off the only cinema in Rome where they showed "Handsome and Damned" - free invented title for "My Own Private Idaho" by Gus Van Sant - because it was censured under 14 in Italy.  The time I could have seen my River on big screen, instead of on TV always interrupted by irritating adds, all faded away because of one "No".  Still today he is alive in front of my eyes in the most powerful scenes from "Running on Empty" "Little Nikita" "Mosquito Coast", but above all in the role of Devo in "I love you till death".  Studying his features, I was wondering whether River might finally personify on the screen my favorite poet - Arthur Rimbaud. 

RIVER

River2002©Franck, carboncino, grafite B4, B 0.5, pastelli su cartoncino champagne 30x45. Io ammiravo la forza espressiva di River.  Ricordo di aver esultato per la sua vittoria della Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia, nel 1991. E ricordo amaramente pure di essere rimasta fuori dall'unico cinema di Roma dove proiettavano "Belli e Dannati" - titolo di libera invenzione per "My Own Private Idaho" di Gus Van Sant - perché era censurato ai minori di 14 anni in Italia.  Ora che avrei potuto vedere il mio River sul grande schermo, anziché in TV spezzettato da pubblicità irritanti, tutto mi svaniva davanti un "No".  Tuttora è vivo davanti ai miei occhi nelle sue scene più potenti da "Vivere in fuga", "Nikita - Spie senza volto", "Mosquito Coast", ma soprattutto nel ruolo di Devo in "Ti amerò... fino ad ammazzarti".  Studiando i suoi lineamenti, avevo immaginato che River potesse finalmente inc

Bowie

© Franck, Let's Dance, Portrait of David Bowie, HB pencil on smooth paper sheet Fabriano, F4. Quando avevo nove anni, ho comprato il  mio primo vinile Greatest Hits di Bowie, perché ero appassionata del look di Ziggy Stardust - così ante-punk, le mie considerazioni a riguardo erano piuttosto confuse, in quegli anni - e di "Let's Dance"!  Fra i dodici e i tredici anni, ho disegnato questo ritratto con una matita HB. Senza nessun punto di riferimento, griglia, ero solita disegnare più schizzi che veri disegni. I miei tratti erano leggeri, perché odiavo quando dovevo cancellare e i segni erano troppo pesanti. Qualche anno dopo, ho imparato osservando alcuni disegni di una compagna di classe quanto fossero d'impatto, profondi e più scuri per la morbidezza della grafite, ideali per il mio stile.  Poi, ho provato le matite B, B2, B4, ho lavorato a strati, quasi scolpendo il foglio.  Ad ogni modo, la Musica è il Tappeto Magico. Quando stavo disegnando questo